Sagami sbarca finalmente in italia.
La catena giapponese, nel mondo della ristorazione da quasi cinquant’anni, che vanta circa 270 ristoranti in tutto il mondo, dopo aver partecipato a EXPO 2015, è arrivata a Milano, di fianco alla stazione centrale.
La specialità più importante di Sagami è sicuramente la cucina di Nagoya (nagoya-meshi) e la pasta giapponese come soba e udon.
Parcheggiamo in una autorimessa coperta e in pochi passi siamo davanti al ristorante, che si riconosce dall’insegna verde.
Sagami è strutturato su due piani. Al piano terra qualche tavolo a sedere e la cucina e al primo superiore un’altra ampia sala.
Ci accoglie Julio san che ci fa accomodare al piano superiore.
Il menu si presenta come molti menu giapponesi in plastica con le figure.
Tutti i piatti elencati sono affiancati dalle foto per far capire meglio anche a chi si avvicina per la prima volta alla cucina giapponese.
Non vediamo l’ora di assaggiare la Nagoya-meshi!
Kishimen.
Partiamo con tempura Kishimen, zuppa di kishimen calda a base di salsa di soia e accompagnata da tempura.
Kishimen è un tipo di pasta giapponese, simile a dei noodles però piatti, servita in brodo, famosa nell’area di Nagoya.
Davanti a noi la zuppa, la tempura e un cucchiaio allungato per il brodo.
Siamo sinceri. È la prima volta in assoluto che proviamo i Kishimen e siamo rimasti soddisfatti. La sua consistenza è completamente diversa dal resto della pasta giapponese ed è ottima anche abbinata alla tempura. Vale la pena di assaggiarla anche perché Sagami è l’unico in Italia a proporla!
Zaru soba.
La soba abbiamo detto che è uno dei cavalli di battaglia di sagami quindi dobbiamo assolutamente assaggiarla.
Davanti a noi gli Zaru soba, spaghetti di grano saraceno serviti freddi. Di fianco un bicchiere di salsa Tsuyu nella quale aggiungiamo cipollotto, wasabi e mescoliamo.
Questa sarà la salsa per condire la pasta.
Non bisogna fare altro che prendere un po’ di soba, trasferirli con le bacchette dentro alla salsa, amalgamare e risucchiare.
Vengono chiamati “Zaru” perché gli spaghetti sono poggiati sopra una specie di “colino” di bambù chiamato proprio così che funge da filtro, assorbendo i liquidi.
Kake Soba.
Il prossimo piatto è sempre a base di soba. Buona quella asciutta ma è vogliamo assaggiare anche quella in brodo.
È il momento del Kake soba, zuppa di soba calda a base di salsa di soia.
Next stop: udon.
Gli udon sono spaghetti fatti con farina di frumento, acqua e sale.
Qui da Sagami scegliamo i Kake udon, zuppa di udon calda a base di salsa di soia.
Nagoya miso tonkatsu don.
Il piatto principale è il Nagoya miso tonkatsu don, sia in porzione normale che quella mini.
Si tratta di una ciotola di riso ricoperta da cavolo, tonkatsu (cotoletta alla giapponese) e guarnito con una salsa al Miso.
La salsa viene fatta con l’hacho Miso, pasta di fagioli di soia dalla tonalità rossa scura. Il sapore è particolare.
È la prima volta che assaggiamo questo piatto. Fino ad ora il tonkatsu lo avevamo solo provato nel modo classico, affiancato alla salsa tonkatsu e nel curry rice.
Concludiamo la nostra cena con un dorayaki.
Partiamo da un presupposto. Sagami non è un ristorante di alta cucina giapponese.
Con il suo menu, caratterizzato da piatti che non si vedono normalmente nei classici ristoranti giapponesi e con la possiblità di ordinare le mini-porzioni, Sagami permette di assaporare molti dei sapori del sol levante.
La sua mission è proporre confort food giapponese a prezzi più che convenienti e far conoscere la Nagoya-meshi che è praticamente impossibile da assaggiare se non andando in Giappone.
Arigatō Misocci San
SAGAMI ITALIA
Piazza Duca D’Aosta 10, Milano
Parcheggio Consigliato: Via Vittor Pisani, 15
Fermata consigliata: Milano Centrale
Fascia prezzo (considerata per una persona): 25€ circa