Il Washoku (cucina autentica giapponese, patrimonio dell UNESCO) è davvero vario. Oltre ai classici sushi, ramen, tonkatsu ecc che si vedono un po’ ovunque è possibile trovare anche cibi insoliti e stravaganti che lasciano letteralmente a bocca aperta.
Il calendario dell’avvento 2020 che abbiamo presentato su Instagram ha avuto come protagonista proprio questi piatti straordinari che si possono trovare quando si va in Giappone. Abbiamo quindi deciso con questo articolo di riassumervi quelli che secondo noi sono i più pazzi.
Siete pronti? Partiamo!
SASEBO BURGER
Mentre l’America é la patria dell’hamburger, c’è anche un hamburger che prende il nome da una città del Giappone. Nato a Sasebo, Prefettura di Nagasaki, il Sasebo Burger, appunto, è ormai famoso in tutto il Paese, nato nel 1950 grazie allo stanziamento delle forze armate americane in Giappone. Gli ingredienti (di Sasebo) sono maionese, pomodoro, cipolla, formaggio, uovo, insalata, carne anche se esistono diverse varianti. Esiste anche una bellissima mascotte che rappresenta il burger giapponese.

credits: fromjapan
NAPOLITAN PASTA
Chiamata anche “naporitan” é un sugo diventato famoso in tutto il Giappone ed è una delle ricette “yoshoku” (con influenze occidentali) più famose. Gli ingredienti sono ketchup, pomodoro, cipolla, funghi, salsa di peperoni verdi, bacon, Tabasco. La ricetta si dice sia originaria di Yokohama. Deriva dalla città italiana di Napoli anche se la fonetica ha indotto ad una diversa pronuncia del nome della ricetta. Il creatore è stato Shigetada Irie”, cuoco presso il New Grand Hotel di Yokohama durante il dopoguerra. Egli prese spunto dagli spaghetti al pomodoro serviti ai militari americani. Dato che la salsa di pomodoro era un ingrediente raro a quel tempo veniva usato il ketchup come sostituto.

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NAGASHI SOMEN
Il nome deriva dalla parola “nagasu” che significa “scorrere”. Si tratta di pasta di farina di frumento che viene fatta scorrere dentro degli scivoli di bambù. Ciò che si deve fare al ristorante che serve Nagashi somen é prendere le bacchette e afferrare la pasta che scorre davanti a te, inzupparla nella salsa e mangiarla. Ci sono ristoranti in Giappone specializzati in questo piatto!

credits: bikkurijapan.jp
NATTO
Il suo sapore é inconfondibile. O lo ami o lo odi, non c’é una via di mezzo. Si tratta di fagioli di soia cotti a vapore, mescolati con bacillus subtilis e fermentati a 40 gradi per 24 ore e raffreddati in frigorifero. Dalla consistenza viscida e dal sapore pungente, In Giappone viene mangiato soprattutto per colazione ed é famoso perché é molto salutare.

credits: depurando.it
MEDAMA
Si tratta dei bulbi oculari del pesce. Quelli più prelibati sono quelli di tonno, che solitamente vengono preparati bollendoli in una salsa a base di soia. Si possono trovare negli izakaya.

KURO TAMAGO
Vuol dire letteralmente uovo nero. Si tratta di uova normalissime di gallina che però hanno la particolarità di essere cotte nelle acque solfuree degli onsen giapponesi. Il risultato é un uovo nero all’esterno e sodo all’interno. Il kuro tamago é famoso nella valle di Owakudani, Hakone. Si dice che un uovo nero allunghi la vita di 7 anni.

MELONPAN
È un famoso prodotto dolciario giapponese, ricoperto da uno strato simile ad un biscotto e con un interno somigliante ad una brioche. Si chiama “melon” ma non ha il melone come ingrediente. Alcuni dicono che si chiami così a causa della nascita del sunrise bread nell’era Taisho: questo aveva lo stesso impasto del dolce odierno e la sua forma somigliante ad un melone lo fece rinominare appunto “melon pan”.

SHIRAKO
Letteralmente vuol dire “bambino bianco” ed é sperma di pesce. É uno dei piatti più strani che si possono trovare in Giappone. Si tratta della sacca di sperma del merluzzo maschio. Viene sia servito crudo che cotto, sopra il riso, oppure fritto in pastella o tempura, e la stagione perfetta per questa pietanza é l’inverno. All’apparenza assomiglia a della maionese. Anche in Italia si mangia un ingrediente simile. Il lattume di tonno (sacca del liquido seminale del tonno) é infatti un ingrediente molto famoso nella cucina italiana, soprattutto per quella siciliana e sarda.

HORUMON
Si tratta di frattaglie/interiora di mucca, maiale o pollo. Il nome deriva dal dialetto di Osaka: horumon infatti vuol dire “qualcosa che butti via”. Come l’Italia mangia la trippa anche il Giappone valorizza interiora e frattaglie degli animali, ad esempio in umido o alla griglia (Horumonyaki, che si può trovare in un ristorante yakiniku). Alcuni horumon famosi sono il fegato oppure il marucho (intestino del maiale). Il motsunabe é un piatto famoso a Fukuoka fatto da interiora stufate con diverse verdure. Le interiora di maiale vengono servite anche come spiedini (motsuyaki).

NAREZUSHI
La prima versione del sushi, nata nel corso del XV secolo. Ai pesci usati per questa preparazione vengono tolte le interiora e le squame, riempiti di sale, messi in barili di legno e dopodiché pressati. Dopo una fermentazione di 3 settimane vengono sciacquati in acqua e rimessi in barili e sistemati a strati, uno di pesce e uno di riso bollito e così via. La fermentazione durerà tra i 6 mesi e l’anno. Dopodiché viene mangiato solo il pesce e buttato il riso. Il funazushi è una versione del narezushi, tipica della zona del lago di Biwa. Con questa preparazione il pesce può fermentare fino a 8 anni.

IKA IKIZUKURI
È un pietanza famosa nella zona di Yobuko, prefettura di Saga, conosciuta per i suoi calamari. Si tratta di calamari che vengono tenuti vivi nelle vasche e preparati immediatamente per preservarne la loro freschezza. Il calamaro una volta preparato, si muoverà ancora nel piatto. Si dice abbiano una consistenza unica e un sapore dolce.

SHIRUO NO ODORIGUI
Sono dei pesci piccolini e trasparenti che si mangiano ancora vivi. Proprio cosi: una volta mangitati “danzeranno” in bocca. Solitamente sono conditi semplicemente con un po di soia. Questo piatto, molto conosciuto a Fukuoka nel Kyushu, sono noti come “ghiozzi di ghiaccio”. SI dice che l’usanza di mangiare questo piatti nacque più di 300 anni fa. Gli agricoltori, mentre bevevano sake sulle rive dei fiumi, raccoglievano dall’acqua manciate di pesciolini come questi e li lavavano nel sake. Dato che andavano a male molto presto decisero di aggirare questo problema mangiandoli ancora vivi. I Shiruo no Odorigui sono una vera prelibatezza del washoku.

SHIKESASHI (SASHIMI DI CERVO)
Si tratta di sashimi -carne cruda – di cervo (shika).il suo colore é talmente rosso che a volte viene quasi scambiato per tonno. É possibile trovare questo piatto nella zona di Wakayama. Viene servito solitamente con soia e wasabi.

INAGO NO TSUKUDANI (LOCUSTE)
Questo piatto é nato molto tempo fa nella zona di Nagano e Fukushima ma é ancora possibile trovarlo in alcuni negozietti. si tratta di cavalletta/locusta, preparata alla “tsukudani” ovvero facendo bollire soia, mirin e zucchero con l’ingrediente principale.

HABUSHU (Okinawan Snake Wine)
Letteralmente liquore di serpente o Saké di serpente, si tratta di un liquore che viene fatto annegando il serpente dell’isola di Habu dentro vasi pieni di Saké, facendogli tenere una posa accattivante. Si dice sia afrodisiaco.

ANGURIE SQUADRATE
Le angurie squadrate sono nate in Giappone una decina di anni fa. Quando il frutto é ancora piccolo viene inserito in un box squadrato di vetro/trasparente che renderà l’anguria squadrata una vota cresciuta. Vengono fatte crescere quadrate perché con questa forma sono più semplici da stoccare e spedire e inoltre per una questione di spazio: in Giappone gli spazi sono davvero piccoli e con questa forma sono più più semplici ad esempio da tenere in frigorifero.

TORISASHI
Ovvero sashimi di pollo. É un piatto che viene servito proprio come il classico di pesce, ossia zenzero marinato, wasabi e soia. Alle volte può anche essere accompagnato da cipollata, aglio, semi di sesamo per rendere unico il suo sapore. La sua consistenza é una via di mezzo tra il morbido e il gommoso. Il torisashi diventa tenero se scottato. La zona famosa per questo piatto è Kagoshima, nel Kyushu.

NANKOTSU
Si tratta della cartilagine di pollo. La sua consistenza é particolarmente croccante ma non ha molto sapore perciò viene solitamente servita fritta oppure come yakitori. Il posto per assaporare gli yakitori é l’izakaya oppure lo yakitori-ya.

UMI BUDO
É una tipologia di alga di mare che si può trovare nelle coste del sud del Giappone, nella zona di Okinawa. Questa alga ha la somiglianza di uva in miniatura. Solitamente viene gustata cruda e la sua consistenza é simile al caviale.

SHIRASU
Si tratta di giovanissimi pesci della famiglia delle sardine. Quando sono crudi e trasparenti vengono chiamati shirasu, una volta bolliti invece Kamaage shirasu. Shirasuboshi invece quando vengono bolliti, salati e essiccati. Sono abbondanti sulle coste del Pacifico e vengono pescati prevalentemente in primavera e autunno. In Giappone si trovano spesso come topping per condire il riso bianco. Per esseee considerati “shirasu” non devono essere più lunghi di 2 cm.

CRACKERS DI VESPE
Conosciuti anche come “senbei” e famosi nella prefettura di Nagano, questi crackers sono fatti di riso e (rullo di tamburi) vespe. Alcuni dicono che deodorano di cibo per pesci da acquario. Secondo alcune fonti le vespe hanno la più alta percentuale di proteine di qualsiasi insetto commestibile.
(Vespa 81% di proteine-carne 20% di proteine).

credits: aminoapps.com
GELATO CON OSTRICHE FRITTE
Le ostriche (kaki) sono famose nella prefettura di Okayama e proprio in questa zona é nato il Kaki-age soft”, ossia il gelato con ostriche fritte. Secondo i creatori le ostriche dovrebbero essere mangiate con la mano e immerse nel gelato.

BASASHI ICE CREAM
Basashi=carne cruda di cavallo
Basashi-ice cream= gelato al sashimi di carne di cavallo.

YAKISOBA PAN
Conosciuto anche come “yakisoba-dog” é uno dei piatti protagonista di una delle puntate di “midnight diner-Tokyo stories”, serie tv di Netflix. I soba vengono saltati in padella e inseriti nel pan (pane in giapponese) da hot-dog (Koppepan). Il piatto é nato nel 1950 a Tokyo. Un signore era solito vendere koppepan e yakisoba divisi ma di fronte alla richiesta sempre più frequente di servirli insieme da parte dei suoi clienti, creò inaspettatamente lo yakisoba dog.

CHIKUWA
É uno snack giapponese fatto con sale, zucchero, albume d’uovo, amico e carne macinata, condita di pesci come merluzzo o pesce volante. Per cuocerlo (alla griglia o al vapore) viene avvolto ad un bastoncino di bambù (il suo nome vuol dire letteralmente “bastoncino di bambù). Finita la cottura rimane forato l’interno. Si può mangiare da solo, oppure con soia oppure affettato e stufato. Si trova ad esempio nell’oden. É ricco di proteine povere di grassi.

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