La recensione di SANRAKU (San Francisco) / JAPADVISOR

Due mesi fa abbiamo prenotato da Sanraku, il miglior sushi bar di San Francisco, in previsione del nostro viaggio in California. Oggi è il gran giorno.


E in un posto del genere come non richiedere espressamente di cenare al bancone?

Arriviamo a San Francisco in tarda serata e con ampio anticipo ci dirigiamo verso il ristorante, che si trova in una strada vicina a Union Square.

Il locale è molto chiaro e luminoso tanto che si vede dalla strada.


Entriamo e ci accoglie un ragazzo giapponese molto simpatico. Purtroppo siamo in anticipo quindi, dovendo attendere che si liberino due posti al bancone, veniamo fatti accomodare sulle sedie in mezzo alla sala.

L’arredamento è minimalista, in perfetto stile giapponese. Le parete sono bianche e i legni della mobilia molto chiari. Il tutto conferisce alle due sale, intervallate da un corridoio, un aspetto accogliente ma allo stesso tempo fresco e in un contesto marittimo come quello della città.


Davanti alla porta, sulla destra si trova il sushi bar costituito da un lungo bancone rettangolare al quale lavorano quattro chef.

Nel frattempo facciamo due chiacchiere con il ragazzo che ci ha accolto in modo più che gentile sfoggiando qualche vocabolo del suo repertorio italiano e consultiamo in anticipo il menù per essere più preparati al momento dell’ordinazione.

È arrivato il nostro turno e prendiamo posto nell’angolo del sushi bar.



Oltre ai menù classici possiamo ordinare da un menù del giorno, all’interno del quale si trovano i “seasonal fish from Japan” ossia i pesci di stagione che arrivano direttamente dal Giappone (dei quali è indicata anche la città di provenienza) che gli chef possono fare sotto forma di Nigiri, Uramaki, Maki o semplicemente come Sashimi. Poi ci sono i pesci che arrivano dagli USA o da altri paesi e infine dei Roll particolari.

Da bere prendiamo un classico the Verde caldo e poi iniziamo ad ordinare il resto.


Come prima portata arriva un’ottima Shrimp Tempura che condividiamo. Qualche Gamberone e verdure impanate da imbere nella salsa.


Dopodiché arrivano i roll. Il primo è l’Eskimo Roll, un Uramaki semplice con Salmone e Avocado. Siamo in California e quindi è d’obbligo assaggiare il celebre California Roll nato negli states. Però non prendiamo il classico, bensì il King Krab California Roll, composto dalla polpa di Granchio, Cetriolo, Avocado e Tobiko. Diciamo che è molto diverso da quello che si è abituati a mangiare in Italia. Il gusto del granchio è molto buono e il roll nel complesso merita davvero di essere provato.

Il terzo ed ultimo è il 704 Roll (che prende il nome dal numero civico del ristorante) composto da Tempura di Gambero, Salmone, Avocado, Cetriolo e Jalapeño.


Abbiamo voglia di Noodles in brodo ma tra le scelte del menù non sappiamo proprio cosa scegliere. Chiediamo un aiuto al cameriere che ci indica senza esitare il Naneyaki udon, Spaghetti in brodo con Pollo, uovo, Fish Cake (una specie di crocchetta di pesce) e Tempura di Gambero.


Gli spaghetti, probabilmente fatti a mano, sono davvero gustosi e l’uovo, sotto forma di frittatina (la rinomata frittata giapponese), ha un gusto dolce e particolare che ben si sposa con il resto.


La porzione è abbondante quindi attenti a quanto ordinate.

Dulcis in fundo diamo attenzione particolare al “Sushi Tasting”, la degustazione dei migliori 5 Nigiri dello Chef, che cambiano a seconda di stagione e disponibilità, come insegna la cucina giapponese.


Il piatto sembra semplice ma in verità la preparazione è durata almeno 6/7 minuti. Il sushiman ci indica i nomi dei pesci utilizzati e l’ordine in cui devono essere mangiati, a seconda del gusto.

Il primo è l’Oh toro, o più comunemente Ventresca di Tonno, la parte più pregiata. Il sapore è inconfondibile.

Hotate, la Capasanta, freschissima. Il gusto di questo pesce, che sia cotto o crudo, come questo caso, è incredibile. O la odi o ne vai pazzo, non c’è una via di mezzo.

Gindara, o Black Cod, è uno dei pesci più morbidi e pregiato al mondo. Fino ad oggi lo avevamo mangiato solo cotto al forno (ed è fantastico). Oggi invece è crudo e il gusto è lo stesso incredibile. Non serve masticare, si scioglie.

Sanma o Luccio Sauro del Pacifico, di gusto abbastanza forte che ricorda vagamente quello della sarda.

Katsuo, un Tonno di piccole dimensioni dal sapore molto accentuato. Infatti è un elemento base della cucina giapponese tant’è che il suo aroma viene utilizzato in moltissime ricette.


Questo piatto è stato l’apice della cena, il momento più alto dal punto di vista culinario. Ogni filetto ha odore, sapore e consistenza diversa. Ogni pezzo gustato lentamente, ad intervalli di zenzero, racconta una storia diversa.

Concludiamo la cena con questo piatto. Siamo pieni, pienissimi e soprattutto soddisfatti. È stata una delle migliori esperienze in un sushi bar. Appena si varca la soglia di questo locale ci si sente più in Giappone che in California.


L’atmosfera è accogliente e il personale è cordiale ed è sempre pronto a consigliarti i piatti migliori.

Consigliamo di assaggiare qualche Nigiri, magari nel menù che si trova sul tavolo con i pesci stagionali. A chi piace la soba è d’obbligo assaggiare la pasta in brodo. Inutile dire che la vera esperienza si vive al bancone davanti ai sushiman.

Ci è stato detto che Sanraku è il miglior Sushi Bar di San Francisco e probabilmente avevano ragione. Avremmo voluto provarli tutti per esserne più sicuri ma purtroppo non abbiamo avuto tempo. L’esperienza è di altissimo livello e lo consigliamo a tutti voi.

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