La recensione di KANPAI (Milano) | JAPADVISOR

Questo weekend siamo diretti a Milano e stiamo per provare una grande novità nel panorama dell’autentica cucina giapponese.

Parliamo di Kanpai, la nuova izakaya giapponese situata in zona porta Venezia.

Parcheggiamo comodamente nella via perpendicolare al ristorante e dopo pochi passi siamo già davanti al locale.

Appena entrati ci accoglie in modo molto caloroso Enrico, proprietario di Kanpai con Joseph, Hippolyte e Antonio, che ci fa accomodare al bancone, una delle zone più suggestive e illuminate del ristorante.

Davanti a noi c’è Samuele che miscelerà sotto i nostri occhi cocktail con ingredienti giapponesi.

Mentre stiamo per scegliere dalla drink list è proprio lui stesso che ci spiega che all’interno dell loro menu non sono presenti, per scelta, cocktail a base di sake. Questo perché Kanpai vuole valorizzare sia gli spiriti alcolici giapponesi che i sake ma in modo diversificato per far sì che vengano consumati nella maniera più appropriata.

Appena preso posto rimaniamo incantati dal numero di bottiglie di sake esposte.

Il locale è strutturato su due ambienti. Il primo dedicato alla parte di bar e aperitivo. La seconda coi tavoli, dedicata solamente alla cena. Nel complesso il locale è molto bello e ben arredato in stile urbano con installazioni artistiche che vogliono richiamare la Tokyo metropolitana e moderna.

Scegliamo due cocktail da sorseggiare appena prima dell’inizio della cena. il primo è il Takeshi kitano, con tequila Reposado infusa alle 7 spezie giapponesi, succo di lime e crusta di sale aromatizzato all’umeboshi.

L’altro invece Inemuri 999, con vodka al kaffir, lime, velluto di liquore alla camomilla, sherbet allo zenzero e cetriolo e seltz.

Rimaniamo estasiati dai sapori di queste bevande. Un contrasto di sapori che difficilmente si prova mentre si fa un aperitivo.

I cocktail vengono accompagnati da tre stuzzichini molto interessanti serviti in un piatto nero per risaltarne i colori, descritti direttamente da Jun San, chef di Kanpai, e da Enrico.

Il primo è Salmone selvatico cotto a bassa temperatura e marinato nell’arancia.

Veniamo informati che non viene utilizzato il semplice salmone comune, bensì, quello selvaggio, più pregiato e gustoso.

Il secondo, Cavolo cinese aromatizzato allo yuzu e infine Carne di Maiale, simile a quella dello yakiniku, accompagnato da Tofu.

Mentre sorseggiamo l’aperitivo, Enrico e Jun ci propongono un percorso che possa farci capire l’essenza di Kanpai, quindi “Omakase”! ci fidiamo di voi!

Da bere ci viene consigliato lo Shichiken, un Sake Junmai Daiginjo, prodotto con le acque di una sorgente nominata patrimonio dell’Unesco.

Il nostro percorso quindi incomincia con lo Shimesaba, sgombro marinato in aceto di riso.

Partiamo da questo presupposto: lo Sgombro è uno dei nostri pesci preferiti. Il suo gusto saporito viene contrastato dall’acidità del lime. Veramente fantastico!

A seguire arriva il Sashimi, crudités di pesce secondo disponibilità.

Disposti al centro del piatto Sashimi di Ricciola e di salmone selvaggio, accompagnati dal Tosatsu, un tipo di Gelatina di soia e Dashi.

Più che un piatto sembra un dipinto. Non per altro Jun San è artista oltre che chef. Ci dispiace quasi rovinare la composizione, l’impiattamento è meraviglioso.

La Ricciola è soda, croccante. Riusciamo ad apprezzare ancora una volta la qualità del salmone selvaggio. La gelatina esplode in bocca e arricchisce il gusto del pesce.

Il terzo passaggio è una delle chicche di Kanpai. Si tratta del Karaage Nanban Lime, ovvero frittura di cosce di pollo disossaste e marinate allo zenzero.

Fermi tutti, siamo davanti ad uno dei polli karaage più buoni mai mangiati in vita nostra. Il contrasto tra agrodolce, salato e l’acido è qualcosa che mette in subbuglio le nostre papille gustative. Il pollo si scioglie in bocca e la sua frittura è leggerissima.

Questo piatto meriterebbe il bis.

Il quarto è rappresentato dallo Yaki nasu. Viene proprio Enrico a spiegarci dettagliatamente di cosa si tratta. Lo Yaki Nasu non è altro che il classico Una-don, ciotola di riso con anguilla, ma senza anguilla.

Infatti sopra al letto di riso bianco non troviamo il pesce ma la melanzana, che viene cotta e resa assomigliante proprio all’anguilla. Al primo assaggio non vi nascondiamo che ci stavamo cascando!

Il protagonista dell’ultima portata è il Black Cod, merluzzo Carbonaro dell’Alaska, marinato al Miso.

Chiamato anche Gindara Saikyoyaki, questo pesce viene lasciato marinare nel Miso e Grigliato su piastra. Il Gindara è di certo uno dei piatti storici della tradizione giapponese.

La carne del Gindara è una delle più pregiate al mondo, che si contraddistingue da quella degli altri pesci per la sua morbidezza inconfondibile. La parte esterna, cotta alla piastra, è più consistente di quella interna che si sfoglia al minimo tocco. Il pesce è molto gustoso, grazie anche alla marinatura.

Viene presentato sopra lo Yakinasu, melanzana grigliata e affumicata e gocce di Su Miso. È molto interessante l’impiattamento perché differisce da quello tradizionale che vede il merluzzo nudo e crudo con la classica foglia alla base del piatto e uno tsukemono di guarnizione.

Non si può finire una cena senza dolce. Enrico e il suo team ci propongono un delizioso flan con panna montata al the matcha, arricchita da una marmellata di fagioli azuki.

La nostra esperienza termina qui. Kanpai è una vera e propria Izakaya 2.0, caratterizzata dai sapori e dall’ambiente tipico di una izakaya del giappone ma “aggiornata” allo stile milanese. Un posto nuovo, originale, unico nel panorama milanese, con cucina aperta fino a tardi (cosa da non sottovalutare).

Ogni piatto è stato preparato da Jun San secondo le ricette autentiche con originalità e voglia di innovare.

Il personale di sala è stato cordiale, attento e preparato su ogni piatto che ci è stato portato al tavolo. Siamo rimasti anche colpiti dall’accoglienza e dalla preparazione di Enrico, che ci ha intrattenuto durante tutta la cena spiegandoci dettagliatamente le particolarità dei piatti e raccontandoci aneddoti che hanno arricchito la nostra esperienza.

Da Kanpai abbiamo trovato un’accoglienza calorosa in un Locale raffinato e conviviale dove l’underground milanese lascia raccontare gli aspetti più personali e originali del Giappone.

Il locale è unico, l’accoglienza è calorosa, l’atmosfera è famigliare, il cibo è delizioso, il bere ricercato.

Concludiamo dicendo che entrare da Kanpai è come sbarcare per un attimo in Giappone… stentate a crederci? provate ad andare in bagno 🙂

KANPAI MILANO , Via Melzo 12, Milano

Parcheggio Consigliato:  Via Melzo 6, Milano

Fascia di prezzo (considerata per 2 persone): da 80 a 99 €

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